Raccontare i servizi territoriali, senza perdere il sorriso: il gioco serio della Bussola dei Servizi

Il Decreto del Ministero della Salute n.77 ha introdotto una nuova importante struttura nella tutela della salute dei territori: le Case di Comunità. Una vera e propria innovazione organizzativa in cui Regione Toscana ha individuato una delle chiavi per far evolvere il modello toscano, che già in nuce contiene molti degli elementi introdotti dal disegno di riforma nazionale. Tra le funzioni delle Case di Comunità indicate nel D.M. 77 anche una particolarmente affine agli obiettivi di Cantieri della Salute: la promozione del protagonismo e la partecipazione del Terzo settore. Ma come fare a garantire una partecipazione informata delle organizzazioni del Terzo settore a questa nuova partita dei servizi territoriali, perché queste possano dare un contributo significativo allo sviluppo delle nuove Case di Comunità? 

Con la scusa del gioco, l’utente viene orientato correttamente ai servizi!

Ho scritto questo personaggio perché ho notato che spesso le persone arrivano da me pensando che il vaccino per l’Herpes Zoster sia gratuito, anche se non hanno l’età giusta.
Voi quando le orientate
cosa gli dite?

Posso portarmi via le soluzioni del gioco?
Così me le studio per i miei pazienti veri

La bussola dei servizi: un gioco serio

Proprio con questo obiettivo è nato nell’ambito di Cantieri della Salute la Bussola dei Servizi: un’attività di “gioco serio” pensata  come occasione per fare informazione sui servizi a partire da casi concreti, ma anche per promuovere l’incontro e il confronto tra enti pubblici e cittadinanza attiva in un contesto diverso da quello della semplice conferenza.

Il gioco è stato sviluppato per la prima volta nell’ambito della Fiorentina Sud-Fest, è stato riproposto e affinato nelle successive Agorà delle zone-distretto Alta Val d’Elsa e Valli Etrusche come attività di apertura, per promuovere da subito la conoscenza tra i referenti dei servizi e la cittadinanza attiva, mettendo tutti e tutte nelle condizioni di partecipare al meglio ai successivi tavoli di lavoro dedicati alle Case di Comunità.

Giocando alla Bussola dei Servizi, i partecipanti vengono coinvolti in una simulazione di presa in carico territoriale, e sono così invitati a esplorare i diversi servizi di natura sanitaria, sociale, socio-sanitaria e socio-assistenziale, e incontrare gli operatori che li animano ogni giorno.

Per cominciare, la persona che vuole giocare pesca una Carta Personaggio. Qui trova raccontata una storia di vita: una situazione di necessità che richiede l’attivazione di un percorso di presa in carico territoriale. Dotandosi di una mappa, la persona può ora vestire i panni del Personaggio e orientarsi nei diversi stand, dove la accoglieranno i veri e propri referenti dei servizi, pronti a raccontare come funzionerebbe il servizio se il caso fosse reale, e come il territorio sarebbe davvero pronto a prendersi cura di lei. In questo modo, chi gioca alla Bussola può esplorare il complesso e variegato panorama dei servizi territoriali, e vivere in prima persona un percorso personalizzato mettendosi nei panni di altri potenziali utenti, ispirati all’esperienza quotidiana degli operatori dei servizi.

Un gioco su misura

La Bussola si è rivelata un’occasione per fare informazione sui servizi di ogni zona-distretto. Ma ogni territorio spesso ha una storia diversa da raccontare: nei dettagli della strutturazione dei servizi, nei bisogni di salute della sua popolazione. Preparare i materiali della bussola richiede quindi una conoscenza approfondita dei vari percorsi di presa in carico, ma anche dei profili di utenza da raccontare a chi gioca. In questo i referenti dei servizi territoriali si sono rivelati alleati straordinari, diventando veri e propri co-produttori di tante diverse Bussole dei servizi: una per ogni zona-distretto, così da raccontarne le particolarità.

In questo modo il lavoro di preparazione della Bussola si è rivelato tanto importante per la salute delle comunità quanto l’attività di gioco in sé e per sé. In ciascuna zona-distretto i referenti dei servizi hanno lavorato insieme: raccontando ai colleghi i profili di utenza meno conosciuti, ricostruendo i diversi passaggi dei percorsi di presa in carico a partire dalle singole storie di vita. Un grande sforzo di riflessione sulla propria quotidianità e un’occasione di condivisione delle pratiche di lavoro tra operatori, che in alcuni casi ha anche fatto emergere aree di miglioramento nei reali percorsi di presa in carico.

La Bussola si è rivelata quindi uno strumento di informazione utile non solo per la cittadinanza, ma per gli stessi referenti dei servizi, incluso uno dei più importanti punti di accesso alla sanità territoriale: i Medici di Medicina Generale. Anche per questo l’attività ha ricevuto gli apprezzamenti non solo da parte di chi ha giocato, ma anche da parte degli operatori che hanno contribuito alla preparazione del gioco. 

Alla Bussola dei servizi hanno preso parte i professionisti di servizi come: servizio di riabilitazione funzionale, infermieri di famiglia e comunità, ambulatorio vaccinale e assistente sanitario, Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio (ACOT), CUP e anagrafe sanitaria, Cure Palliative, Servizi Sociali, Studi Medici e Pediatrici, SER.D, Salute Mentale Adulti, Salute Mentale Infanzia e Adolescenza, Servizi di Prevenzione.

Per la seconda edizione di Cantieri della Salute, l’attività sarà portata anche nelle Agorà delle SdS Alta Val dI Cecina-Valdera, Amiata Senese e Val d’Orcia – Valdichiana Senese, Lunigiana, Livornese, Mugello, Piana di Lucca e Pistoia. 

Condividi Articolo