Partecipazione in Sanità

In Toscana si è andato consolidando un sistema di governance multi-livello delle politiche e dei servizi socio-sanitari ricco e composito.

 

Questo sistema ha da tempo, tra le sue missioni principali, quella di consolidare il dialogo con cittadini ed enti del Terzo Settore, e di coinvolgerli nella costruzione di risposte di ampio respiro in materia di salute. 

 

Attraverso il dialogo e la collaborazione con questi soggetti è infatti possibile qualificare l’operato dei servizi, dotando le pubbliche amministrazioni di una rinnovata capacità di lettura del proprio territorio, che permetta lo sviluppo di politiche di salute coerenti con i bisogni dei cittadini e delle comunità locali.

Secondo l’OMS, la Salute non può essere considerata come la “sola assenza di malattia” ma anzi come uno “stato completo di benessere fisico, psichico e sociale”. Una salute così concepita quindi è il prodotto di una molteplicità di fattori - i cd. “determinanti di salute” - che non riguardano esclusivamente i servizi ospedalieri e sanitari, ma che interessano altri servizi tipicamente ascritti al sociale. 

Rientrano così negli interventi di tutela della salute le politiche del lavoro, dell’istruzione, dell’abitare, della parità di genere, dell’ambiente, dell’accesso ai servizi pubblici e della promozione di corretti stili di vita. E così anche nel modello di governance toscana, la salute individuale e collettiva viene riconosciuta come un tema ampio che richiede ai policy-maker regionali e delle zone-distretto di dialogare con una molteplicità di attori dalle competenze più disparate.

In Toscana le politiche socio-sanitarie sono fondate su più livelli di governance che vanno dal livello comunale al livello regionale. Tra queste rientrano anche le 26 zone-distretto socio-sanitarie: delle aree intermedie a metà strada tra le più piccole aree amministrate da ciascun comune e le “aree vaste” amministrate dalle tre Aziende USL toscane.

In questa particolare dimensione territoriale, Comuni e ASL uniscono le loro competenze e responsabilità per agire di concerto e rispondere con prontezza alle esigenze di natura socio-sanitaria di ciascuna comunità locale.

Le politiche di salute vengono programmate, implementate, valutate e innovate nel continuo scambio tra questi livelli: comunale, zonale, area vasta (AUSL) e regionale. Su tutti questi livelli, agiscono una serie di strumenti di programmazione, come ad esempio il PSSIR (Piano Sociale e Sanitario Integrato Regionale), il PAL (Piano Attuativo Locale), il PAO (Piano Attuativo Ospedaliero), il PIS (Piano Integrato di Salute), il POA (Programmazione Operativa Annuale).

Proprio su questi livelli, la Legge Regionale 75/2017 sulla partecipazione in sanità prevede il coinvolgimento dei cittadini e dell’associazionismo civico.

La Legge Regionale 75/2017 sulla partecipazione in sanità ha disposto la nascita di una serie di organismi per garantire il coinvolgimento di cittadini e comunità nelle politiche di salute, detti “istituti di partecipazione”. Questi organismi consentono alle amministrazioni di entrare in dialogo con enti del Terzo settore, associazioni e cittadini, riconoscendo a questi la possibilità di orientare l’operato attraverso attività di consultazione e proposta, in un’ottica collaborativa.

In particolare la L.R. 75/2017 prevede i seguenti istituti di partecipazione, su più livelli del sistema di governance:

  •  Consiglio dei Cittadini per la Salute
  • Comitati di Partecipazione Aziendale
  • Comitati di Partecipazione Zonale
  • Consulte del Terzo Settore

Sono un istituto di partecipazione di livello zonale. Questi Comitati sono costituiti nelle zone-distretto e, dove presenti, nelle Società della Salute (SdS).

Hanno una funzione di consultazione e di proposta in merito all’organizzazione ed erogazione dei servizi di livello zonale. Contribuiscono alla programmazione socio-sanitaria di zona, con particolare riferimento al Piano Integrato di Salute (PIS).

Tutti i comitati sono composti da referenti delle associazioni rappresentative dell’utenza e delle associazioni di volontariato e tutela e di promozione sociale operanti nel settore sanitario e socio-sanitario, purché non siano erogatori di prestazioni, che sottoscrivono un protocollo d’intesa con l’azienda sanitaria di riferimento.

Ciascun Comitato Zonale designa due rappresentanti, che vanno a comporre il Comitato di Partecipazione Aziendale della propria area vasta.

I Comitati di Partecipazione sono 26 in tutto, uno per ogni zona-distretto del territorio regionale. È insieme ai membri di alcuni di questi Comitati che lavora Cantieri della Salute.

Sono un istituto di partecipazione di livello di area vasta od ospedaliero. Questi Comitati sono costituiti in ciascuna Azienda USL e in ciascun Ente del servizio sanitario toscano. Nelle Aziende USL sono composti da due rappresentanti per ciascun Comitato Zonale dell’area vasta, e da un membro designato nelle Aziende Ospedaliero Universitarie (AOU) e negli enti del servizio sanitario della Toscana.

Hanno funzione di consultazione e proposta a supporto della direzione aziendale od ospedaliera, in materia di: servizi erogati; equità dell’accesso e fruizione dei servizi. Contribuiscono alla redazione del Piano Attuativo Locale (PAL) o al Piano Attuativo Ospedaliero (PAO). Per garantire l’interfaccia con l’Azienda alle sedute partecipa il Direttore Generale di ASL, che però non ha diritto di voto.

Tutti i comitati sono composti da referenti delle associazioni rappresentative dell’utenza e delle associazioni di volontariato e tutela e di promozione sociale operanti nel settore sanitario e socio-sanitario, purché non siano erogatori di prestazioni, che sottoscrivono un protocollo d’intesa con l’azienda sanitaria di riferimento.

Ciascun Comitato Aziendale designa a sua volta tre rappresentanti, che andranno a comporre il Consiglio dei Cittadini per la Salute di livello regionale insieme ad altri rappresentanti dei cittadini.

Per scoprire di più sui Comitati di Partecipazione Zonale e Aziendale, visita la pagina dedicata di Regione Toscana

È un istituto di partecipazione di livello regionale, costituito presso la DIrezione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale. È presieduto dall’Assessore regionale alla salute (oggi nella persona di Simone Bezzini) e composto dalla rappresentanza dei Comitati Aziendali di partecipazione, del comitato regionale dei consumatori e degli utenti, dei comitati di partecipazione istituiti per affrontare specifiche tematiche sanitarie e socio-sanitarie.

Il Consiglio dei Cittadini per la Salute contribuisce alla predisposizione degli atti di programmazione regionale o di area vasta; fornisce contributi per la redazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali relativi alle reti cliniche regionali. Collabora inoltre allo sviluppo di strumenti di rilevazione sulla qualità dei servizi dal punto di vista del cittadino e propone iniziative culturali e attività di studio e ricerca per le materie di competenza. Nel Consiglio dei Cittadini confluiscono alcuni rappresentanti dei diversi Comitati di Partecipazione Aziendale, ma non solo. 

In particolare, Il Consiglio è costituito da 23 membri, di cui:

  • 3 membri designati fra i propri componenti da ciascun Comitato Aziendale di Partecipazione delle Aziende Sanitarie;
  • 1 membro designato fra i propri componenti da ciascun Comitato Aziendale di Partecipazione delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e degli altri enti del SSR;
  • 3 membri designati dal Comitato Regionale dei Consumatori e degli Utenti;
  • 5 membri designati dagli organismi di partecipazione istituiti presso la direzione competente in materia di diritto alla salute per affrontare specifiche tematiche sanitarie: Gruppo Accademia del cittadino, Forum delle malattie rare, Consulta regionale della salute mentale, Consulta regionale per le disabilità.

Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina dedicata di Regione Toscana.

La Consulta del Terzo Settore è un istituto di partecipazione di livello zonale tipico delle Società della Salute, cui partecipano quelle organizzazioni attive in campo sanitario e sociale che non possono accedere ai Comitati di Partecipazione Zonale perché direttamente coinvolte nell’erogazione di prestazioni (es: cooperative, APS, fondazioni).

La Consulta ha il compito di esprimere parere o contribuire alla programmazione di zona, che prende forma nel Piano Integrato di Salute (PIS), anche esprimendo proposte progettuali.

Ulteriori informazioni sulla pagina ufficiale di Regione Toscana: https://www.regione.toscana.it/-/nuovo-sistema-di-partecipazione-nel-servizio-sanitario