Case di Comunità: dopo la sperimentazione a San Leonardo, in Fiorentina Sud-Est il nuovo percorso di Cantieri della Salute

È partito nel mese di maggio il nuovo percorso di avvio della Casa di Comunità dei Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina, promosso dal progetto di Regione Toscana Cantieri della Salute insieme alla Società della Salute Fiorentina Sud-Est.

 

Cantieri della Salute prosegue il suo lavoro di attivazione delle Case di Comunità come spazi relazionali, aperti al territorio e capaci di costruire prossimità, ascolto e alleanze.

Il percorso di start-up, promosso da Federsanità ANCI Toscana in collaborazione con Sociolab Partecipazione e Ricerca Sociale, si svilupperà seguendo le Linee Guida Case di Comunità: luoghi di partecipazione e co-produzione dei servizi elaborate proprio a partire dall’esperienza concreta di Cantieri della Salute. Obiettivo del percorso è duplice: da un lato, rafforzare le competenze partecipative e relazionali di operatori e operatrici; dall’altro, costruire sinergie con la rete territoriale per favorire la co-progettazione di attività, servizi e spazi condivisi.

 

 

Il percorso della Casa di Comunità di Pontassieve

 

Anche in Fiorentina Sud-Est, come già sta accadendo in una sperimentazione in corso nella Piana di Lucca sostenuta da Regione Toscana, il percorso si articolerà in fasi progressive: dal coinvolgimento degli operatori dei servizi socio-sanitari, al dialogo con il Terzo settore e l’associazionismo, fino all’attivazione diretta della cittadinanza.

 

Nel mese di maggio si sono tenuti i primi incontri di formazione e empowerment rivolti agli operatori e alle operatrici della futura Casa di Comunità, con l’obiettivo di avviare una riflessione collettiva su cosa significhi lavorare in una Casa di Comunità e sulla necessità di adottare approcci orientati alla relazione, all’ascolto attivo e alla collaborazione tra servizi.

 

Nota di merito del percorso la partecipazione di numerosi medici di medicina generale: figure centrali per il successo del nuovo modello di sanità territoriale la cui presenza permetterà di aprire un primo spazio di confronto tra i diversi professionisti che animeranno la Casa di Comunità.

 

Nei prossimi mesi, il percorso entrerà in una nuova fase. Saranno organizzati momenti di incontro tra operatori dei servizi e realtà del territorio con l’obiettivo di costruire un linguaggio comune e avviare collaborazioni concrete – a partire dalla co-progettazione di un evento pubblico per avvicinare la cittadinanza alla futura Casa di Comunità.

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